La sera del Venerdì Santo, come prolungamento di quanto vissuto nella celebrazione della Passione, con inizio alle ore 19.00 ha luogo la tradizionale processione dei Misteri, organizzata dalla Confraternita del SS. Sacramento e Rosario.
Il sacro corteo è aperto dalla "troccola", che sostituisce il suono festoso delle campane (le quali tacciono ormai dall’inizio della "Coena Domini"), seguita dalla "Croce dei Misteri" con i simboli della Passione e da un penitente incappucciato che porta sulle spalle una piccola croce.
Subito dopo vengono le sacre immagini dei Misteri, che sono in numero di otto, esattamente come nella vicina città di Taranto: Gesù nell'orto, Gesù alla colonna, Ecce Homo, la Caduta di Gesù, il Crocifisso, la Sindone, Cristo Morto e l'Addolorata.
La processione, pur non essendo strettamente liturgico, costituisce, se correttamente vissuto, un fruttuoso momento di preghiera e di riflessione sulla morte di Gesù.
La meditazione e l’orazione si coniugano e si alternano con l’elemento tradizionale delle marce funebri, che descrivono, in maniera struggente e suggestiva, la partecipazione popolare alle sofferenze di Cristo e al dolore di Maria.
Questo rito, in definitiva, esprime l'identità culturale e le radici popolari degli abitanti di Monteiasi, identità e radici che sono profondamente ancorate al messaggio cristiano.
Una nota particolare che contraddistingue questa processione è che i portatori delle statue sono per la maggior parte di sesso femminile.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito "http://www.monteiasi.it".
- Foto a cura di Stefano Marinelli (Venerdì Santo 2025).